AAVV studio

Limiti

Bad fontana, Bad cattelan

  • Do limits to a person’s actions exist, and if so, what are they?
  • Which limits are appropriate to set for oneself, and which should not be crossed?
  • Are there exceptions where it is legitimate to push the boundaries of what is acceptable?
  • How far can human initiative go before it inevitably becomes necessary to stop?
  • Can the act of trying to make amends be inherently detrimental—adding harm to the damage already caused by the initial action?

    NOTES
    Between 1958 and 1968, Lucio Fontana created his most famous series, known as the Tagli (Cuts). Initially controversial and misunderstood, this act of slashing allowed the artist to transform the two-dimensional surface into a three-dimensional object capable of evoking a new, iconoclastic spatial infinity. A new reality was invented (or rather, revealed), beyond the limits that had been recognized and accepted until then.
    Twenty-five years later, in 1993, Maurizio Cattelan presented Untitled (Zorro), a work that referenced Fontana’s signature gesture by pairing it with an iconic symbol from popular culture: Zorro’s “Z”. The result was a caricatural, ironic, and irreverent piece, perfectly aligned with the artist’s bold and provocative style.
    Limiti originates as a derivative work, following the artistic lineage of Cattelan and, before him, Fontana. The intervention made on the iconic cut takes the form of a suture—an attempt, symbolic in nature, to mend the cultural rupture caused by Cattelan’s irreverence toward the master. Yet this act of mending Untitled inevitably also enters into dialogue with Fontana’s original intent: he was the first to consciously break the physical and conceptual boundaries of the canvas by forcefully challenging its traditional limits.

    REFERENCES
    Lucio Fontana – Tagli 
    Maurizio Cattelan – Untitled (Zorro)

Materials
Canvas, nylon rope

Year
2015

  • Esistono e quali sono i limiti di azione per una persona? 
  • Quali è giusto prefissarsi e quali decidere di non oltrepassare?
  • Esistono delle eccezioni entro cui è lecito spostare i confini dell’accettabile?
  • Fino a che punto può arrivare l’intraprendenza umana, prima che diventi inevitabilmente necessario fermarsi?
  • Può l’azione di voler porre rimedio essere un intervento intrinsecamente peggiorativo, un danno che si somma a quello che è stato generato dall’azione iniziale?


    NOTE

    Tra il 1958 e il 1968, Lucio Fontana realizzò la sua più celebre serie denominata i Tagli. Inizialmente controversa e incompresa, questa operazione di squarcio, permise all’artista la trasformazione del supporto bidimensionale a oggetto tridimensionale, capace di evocare un nuovo infinito spaziale iconoclasta. Una nuova realtà venne inventata (o meglio, mostrata), al di là dei confini fino a quel momento riconosciuti e accettati.
    Venticinque anni più tardi, nel 1993, Maurizio Cattelan presenterà Untitled (Zorro), un lavoro che riprendenderà il gesto tipico di Fontana accostato a un simbolo iconico della cultura popolare, la Z di Zorro. Ne nasce così un’opera caricaturale, ironica e dissacrante, perfettamente in linea con l’impetuoso stile provocatorio dell’artista.
    Limiti nasce come opera derivativa, conseguente alla produzione artistica di Cattelan prima e Fontana poi. L’intervento compiuto sull’iconica taglio si concretizza in un atto di sutura, nel tentativo simbolico di ricucire lo strappo culturale generato dall’irriverenza di Cattelan nei confronti del maestro. Il rammendo di Untitled dialoga però, inevitabilmente, anche con il pensiero originario di Fontana il quale per primo, forzandone i confini tradizionali, infranse consapevolmente i limiti fisici e concettuali della tela.

    RIFERIMENTI
    Lucio Fontana – Tagli
    Maurizio Cattelan – Untitled (Zorro)

Materiali
Tela, corda in nylon

Anno
2015